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Soprattutto negli ultimi anni si è assistito a un grande ritorno del papillon, un dettaglio tutt’altro che accessorio dell’outfit maschile! Sempre più diffuso, è nei guardaroba degli uomini più disparati; dai giovanissimi agli over 60, assume in ogni tipologia di persona una portata diversa e racconta di una mascolinità sempre più curata e ricercata.

Ma da dove viene quest’oggetto dal nome curioso e dalla forma raffinata?

Iniziamo col dire che non esiste una sola storia al riguardo. In diverse epoche e luoghi si sono sviluppati episodi e sono vissuti personaggi che hanno dato significato e diffusione al papillon!

Quando si ricercano le origini di qualcosa la prima azione da fare è, senza dubbio, interrogarsi sul nome e l’origine della parola che definisce quella cosa.

Che significa papillon?

La parola francese papillon, deriva dal latino papilio-papilionis, e significa farfalla. Il papillon ricorda infatti la forma della farfalla e per questo spesso, nella lingua italiano, vengono utilizzati sinonimi come “farfallino” o “cravatta a farfalla” per indicare il papillon.

Fuori dal suo significato letterale però la parola papillon è sinonimo di eleganza e stile.

Ma da dove viene questo simbolo dell’eleganza maschile e quando il papillon ha iniziato ad essere chiamato così?

Tra le diverse vicende che raccontano la nascita e la diffusione del papillon, una delle più quotate è anche ben lontana dall’essere una storia di stile ed eleganza. Vediamo perché!

Iniziamo con il dire che l’antenato del papillon era un oggetto molto diverso dal papillon che abbiamo in mente oggi e fece la sua comparsa nell’abbigliamento dei soldati Croati durante la guerra dei Trent’anni.

Si racconta che le donne, avessero l’usanza di regalare un fazzoletto agli amati che partivano per la guerra. Annodato intorno al collo il fazzoletto produceva una chiusura simile a quella di un farfalla e aveva la duplice funzione di mantenere chiusa la camicia dell’uniforme e, forse, rievocare al soldato la presenza della donna amata.

Dall’incontro dei soldati croati con le truppe francesi nacque la cravate, dal croato hrvat, che si legge “cravat” e significa proprio croato.

I francesi, maestri di stile, rimasero così impressionati dall’uso di quel fazzoletto che lo importarono nei loro costumi. La cravate o papillon (è difficile stabilire se la differenza tra i due si sia determinata da subito o in un momento successivo) prese piede alla corte di Re Sole, Luigi XIV, per poi diffondersi in tutta Europa.

Una curiosità:

400 anni dopo la Guerra dei Trent’anni, il match tra Francia e Croazia ai mondiali di calcio è stato rinominato “la rivincita della cravatta”

In realtà, non tutte le fonti sono concordi a vedere nei croati e nelle vicende della guerra dei Trent’anni la vera origine del papillon, o della cravatta. Fonti anteriori al trentennio che andò dal 1618 al 1648, infatti, sembrano confermare un utilizzo già diffuso del termine cravatta e dell’oggetto.

Inoltre, è indubbio che l’utilizzo di accessori ornamentali legati al collo, anche se chiamati diversamente, fosse presente in epoche molto più antiche e nelle uniformi degli ufficiali dell’esercito romano e addirittura dei famosi soldati dell’esercito cinese a Xian.

Quello che è indubbio è che, a partire dalla sua diffusione, il papillon ebbe un enorme successo; una legge in Gran Bretagna ne limitava addirittura l’importazione, il Calico Act del 1700, per ridurne il contrabbando e tassare l’importazione dall’India.

Successivamente il papillon è stato simbolo di correnti artistiche e politiche e ha segnato per sempre l’immaginario legato ad alcune figure della storia. Da Honorè de Balzac, con cui il papillon assurge a simbolo di eleganza, da quanto si legge dal suo saggio Il Trattato della vita elegante; a Pierre Lorillard, magnate americano del tabacco, che introdusse il papillon, rigorosamente nero e abbinato a smoking e camicia bianca, nell’abbigliamento di lusso.

Dai presidenti Lincon e Roosvelt, a sir Winston Churchill, che non vi rinunciava mai e rese il papillon un simbolo di ribellione e anticonvenzionale.

 

Fino alle icone contemporanee del cinema e dello spettacolo.

Oggi il papillon è tornato, o forse non è mai andato via, per esprimere la personalità di tutti quegli uomini che non vogliono rinunciare alla loro storia e all’affermazione dello stile della moda maschile.

Da questa idea nascono tutti i papillon ilCav, fatti a mano per intrecciare la storia della tradizione con le esigenze di stile degli uomini di oggi.

> Leggi la storia Italiana dei papillon ilCav